Nella piattaforma Brickoin.com vengono proposte opportunità immobiliari su cui investire, tutte di proprietà di Brickoin o su cui Brickoin ha un’opzione di acquisto.
Gli immobili sono stati valutati e vengono per cui presentati con documentazione e ROI atteso.
Ogni immobile è diviso in 32 carati a cui viene dato un valore proporzionale al valore dell’immobile.
Acquista i carati degli immobili che ritieni più adeguati alle tue esigenze di investimento. Avrai diritto alla rendita generata da quell’immobile in proporzione ai carati acquisiti.
Ad oggi, per poter accedere alle operazioni immobiliari occorre essere soci di Brickoin ed aver partecipato ad un’operazione di aumento di capitale. Per avere maggiori informazioni sul prossimo aumento di capitale previsto scrivi a info@brickoin.com.
Nel corso del 2022 verranno presentate altre opzioni per poter partecipare alle diverse operazioni senza dover necessariamente partecipare ad un’operazione di aumento di capitale.
Per acquisire i carati di un immobili è necessario avere liquidità nel proprio “wallet”.
Il saldo del tuo wallet lo puoi trovare nella tua area personale una volta che ti sarai loggato nella piattaforma.
La liquidità ti viene distribuita in funzione della partecipazione alle operazioni di aumento di capitale della società Brickoin Srl e viene ricalcolata ogni qualvolta partecipi ad un’operazione o maturi la rendita di un’operazione a cui avevi partecipato in precedenza.
Brickoin gestisce tutte le transazioni attraverso la tecnologia chiamata Blockchain.
La blockchian è ad oggi la tecnologia più sicura per garantire la tracciabilità delle informazioni digitali.
La blockchain di Brickoin funziona quindi come un vero e proprio “catasto virtuale”, nel quale vengono registrate le proprietà dei carati e le relative transazioni.
In questo modo puoi sempre tenere traccia, anche tramite servizi esterni non gestiti da Brickoin, delle attività che riguardano i carati da te posseduti.
Acquistando i carati degli immobili che ritieni più adeguati alle tue esigenze di investimento, avrai diritto alla rendita generata da quell’immobile in proporzione ai carati acquisiti.
Questo significa che a seconda dell’operazione immobiliare in questioni vedrai la tua rendita saldata alla conclusione dell’operazione (in caso di operazioni segnalate come compravendite immobiliari) o a periodi regolari, tipicamente una volta l’anno (in caso di operazioni segnalate come immobili per affitto).
La rendita si sommerà alla liquidità già presente nel tuo wallet e sarà sempre consultabile nella tua area personale della piattaforma.
Con la Legge di Bilancio 2018 si è stabilito che i proventi da investimento nel social
lending ottenuti da persone fisiche sono soggetti alla ritenuta a titolo definitivo
con aliquota 26%, come già accade per altri proventi finanziari quali dividendi e
cedole di obbligazioni.
La normativa italiana prevede incentivi fiscali per i soggetti IRPEF che effettuano
investimenti nel capitale sociale di imprese qualificate come Startup o PMI
Innovative.
A seguito dell’entrata in vigore del Decreto-Legge 19 maggio 2020 n. 34, cd. Decreto
Rilancio, per gli investimenti effettuati nell’anno 2020, le persone fisiche hanno il
diritto a detrarre nella loro dichiarazione dei redditi un importo pari al 50% di
quanto investito nel capitale sociale di una o più start up innovative (dal 2021 le
detrazioni fiscali per le sole persone fisiche torneranno alla quota del 30%) per un
importo massimo di 100.000 euro in ciascun periodo di imposta.
Va inoltre ricordato che la detrazione del 30% resta valida per investimenti fino ad
euro 1.000.000 annui.
Il limite minimo di mantenimento dell’investimento è fissato in tre anni.
La detrazione fiscale avviene in sede di presentazione delle imposte, ovvero l’anno
successivo a quello nel quale è avvenuto l’investimento, con riferimento ai redditi
prodotti nell’esercizio.
Le persone fisiche (soggetti IRPEF) devono presentare il modello Persone Fisiche, e
non il modello 730 (che è rivolto ai dipendenti che ricevono busta paga e ai pensionati INPS), con riferimento al rigo “Detrazioni per investimenti in startup”: è
necessario inserire alcuni dati specifici come codice fiscale della startup e
tipologia di investimento (diretto o indiretto, ovvero effettuato mediante un
organismo di investimento collettivo del risparmio oppure mediante società di
capitali che investe prevalentemente in startup). Dopodiché bisogna indicare
l’ammontare dell’investimento agevolabile e il codice identificativo
dell’investimento; da precisare anche se l’investimento è in una startup oppure in
una PMI innovativa.
Per i dipendenti, i lavoratori autonomi e anche i pensionati che investono o
hanno investito in startup innovative nell’anno 2020 è riconosciuta una
detrazione a fini IRPEF (ovvero calcolata sul reddito) pari al 50% della somma
investita.
Questa nuova percentuale di detrazione è subentrata a seguito del Decreto
Legge 19 maggio 2020, n. 34.
L’investimento massimo detraibile non può eccedere, in ciascun periodo
d’imposta, l’importo di euro 100.000 e deve essere mantenuto per almeno tre
anni.
Le società (con esclusione di altre start up) possono investire in start-up
innovative, e quindi in Brickoin, e godere di un regime fiscale di favore potendo
escludere dal reddito imponibile un importo pari al 30% di quanto investito nel
capitale sociale della start up. Il limite massimo di investimento consentito è pari a
euro 1.800.000 annui e, così come per le persone fisiche, è richiesto il
mantenimento dell’investimento per almeno tre anni.
Le aziende, per accedere alla deduzione, devono compilare il modello Redditi SC e
inserire gli importi investiti nel Quadro RS – Prospetto vari dal rigo “RS 160” a “RS 179”.
L’investitore, soggetto IRPEF o IRES, può decadere dal diritto alle agevolazioni fiscali
se entro 3 anni dalla data in cui effettua l’investimento si verifica:
– la cessione, anche parziale, a titolo oneroso, delle partecipazioni ricevute in
cambio degli investimenti, inclusi gli atti a titolo oneroso che importano
costituzione o trasferimento di diritti reali di godimento e i conferimenti in
società, nonché la cessione di diritti o titoli attraverso cui possono essere
acquisite le predette partecipazioni o quote;
– la riduzione di capitale e/o la ripartizione di riserve o altri fondi costituiti con
sovrapprezzo di emissione delle azioni o quote delle start-up innovative;
– il recesso o l’esclusione degli investitori.